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23mar

Telemarketing aggressivo: Garante privacy approva nuove regole per combatterlo

23 mar, 2023 | telemarketing, garante privacy, codice di condotta | News IT | View Counts (529) |

Finalmente ci sono novità per quanto concerne il telemarketing selvaggio, dopo che il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) si è rivelato poco efficace nella lotta contro le chiamate aggressive da parte delle aziende. Il GPDP, ovvero il Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha pubblicato un comunicato stampa nel quale si conferma l’approvazione del nuovo Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling. Che impatto avrà su queste ultime?

Nuove regole contro il telemarketing

Le norme che disciplinano le chiamate pubblicitarie aumentano la stretta nei confronti dei fastidiosi call center italiani. Esse entreranno in vigore al momento della costituzione dell’Organismo di Monitoraggio (Odm), organismo indipendente con il compito di verificare l’osservanza del Codice di condotta da parte degli aderenti e gestire la risoluzione dei reclami.

Come riferito dal Garante della Privacy, le società che aderiranno al Codice dovranno adottare le misure necessarie al fine di garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati lungo tutta la “filiera” del telemarketing, raccogliendo i consensi per le singole finalità d’interesse (come marketing e profilazione) e informando con precisione le persone contattate.

I call center abusivi saranno invece soggetti a nuove regole: il Codice di condotta aggiornato stabilisce che “nei contratti stipulati dall’operatore con l’affidatario del servizio dovrà essere prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni vendita di servizi realizzata a seguito di contatto promozionale senza consenso”. Le società, dunque, saranno tenute ad effettuare valutazioni d’impatto nel caso in cui si affidano a trattamenti automatizzati.

Il Garante definisce questa soluzione un importante tassello nella lotta al telemarketing selvaggio. Sarà davvero così? Mostrerà i suoi frutti nei prossimi mesi? Lo capiremo a tempo debito.

Fonte: Francesco Santin per Punto-informatico.it

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