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Servizi tributari digitali e spinta ai pagamenti elettronici: via alla riforma fiscale

25 ott, 2023 | servizi tributari digitali, pagamenti elettronici | News IT | View Counts (419) |

La riforma fiscale muove i primi passi, e lo fa introducendo, tra le altre norme, una serie di disposizioni per facilitare la digitalizzazione dei rapporti tra Stato, imprese e cittadini attraverso l’incremento dei servizi telematici. Il Consiglio dei ministri si è riunito ieri a Palazzo Chigi, sotto la presidenza della premier Giorgia Meloni, e ha approvato, su proposta del ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge 9 agosto 2023, n. 111, con la quale è stata per l’appunto conferita delega al Governo per la revisione del sistema tributario.

Il primo dl riguarda più in generale le modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente, e dà attuazione alla delega relativa alla revisione dello Statuto dei diritti del contribuente e all’applicazione in via generalizzata del principio del contraddittorio. Il secondo è specificamente dedicato alla razionalizzazione e alla semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari, con focus sui canali digitali.

Fare leva sul digitale per semplificare i servizi tributari

Il decreto persegue una serie obiettivi:

  • razionalizzare, in un quadro di reciproca e leale collaborazione che privilegi l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi, riducendone gli adempimenti; armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso dell’anno;
  • semplificare la modulistica prescritta per l’adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento; ampliare le forme di pagamento; incentivare l’utilizzazione delle dichiarazioni precompilate;
  • semplificare le modalità di accesso dei contribuenti ai servizi messi a disposizione dall’amministrazione finanziaria;
  • incrementare i servizi digitali a disposizione dei cittadini, prevedendo che agli adempimenti si possa ottemperare anche direttamente per via telematica;
  • prevedere misure volte a incentivare, anche in prospettiva e garantendone la gratuità, l’utilizzo dei pagamenti elettronici, l’ammodernamento dei terminali di pagamento e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese.

Si prevede per questo un rafforzamento dei servizi digitali. Il governo punta così a potenziare i canali di assistenza a distanza, favorire la registrazione delle scritture private, consentire la richiesta e l’ottenimento di certificati rilasciati dall’Agenzia stessa, promuovere il confronto a distanza tra contribuente e uffici dell’Agenzia e lo scambio di documentazione relativa ad attività di controllo e accertamento. Dovrebbero inoltre essere semplificate le procedure di calcolo e di versamento degli importi dovuti a seguito di attività di controllo e accertamento nonché la liquidazione dei tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate.

L’ultrabroadband prioritaria per le comunità montane

Contestualmente, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che introduce disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.

Le norme sono volte alla tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio e della salute e alla salvaguardia delle peculiarità territoriali, storiche, culturali e linguistiche delle zone montane.

Si introducono, tra le altre, disposizioni in tema di servizi pubblici relativi alle comunicazioni, con la previsione di contratti di programma relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali nei quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza atti a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali. Si afferma inoltre che la copertura dell’accesso a internet in banda ultra-larga rappresenta una priorità per lo sviluppo socioeconomico dei territori montani, con specifico riguardo ai Comuni a maggiore rischio di spopolamento.

Fonte: Domenico Aliperto per Corrierecomunicazioni.it

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