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27apr

Digital Services Act: ecco i nomi dei 19 servizi

27 apr, 2023 | Digital Services Act, servizi digitali | News IT | View Counts (681) |

La Commissione europea ha pubblicato l’elenco completo delle piattaforme e dei motori di ricerca che dovranno rispettare gli obblighi stabiliti dal Digital Services Act, la Legge sui servizi digitali. In totale sono 19: di queste, 17 piattaforme e 2 motori di ricerca. Le rispettive aziende hanno ora quattro mesi di tempo a disposizione per adeguare il loro business al nuovo regolamento, che entrerà in vigore il 17 febbraio 2024.

19 servizi dovranno rispettare il Digital Services Act

Entro la scadenza del 17 febbraio 2023 era necessario inviare il numero di utenti attivi mensili, parametro in base al quale la Commissione europea definisce una piattaforma online di grandi dimensioni e stabilisce i motori di ricerca che dovranno rispettare gli obblighi aggiuntivi stabiliti dal Digital Services Act (DSA). Ora si conosce la lista completa dei servizi con almeno 45 milioni di utenti attivi al mese. Eccola di seguito in ordine rigorosamente alfabetico, ci sono tutti i big del Web e del mondo social.

Piattaforme online di grandi dimensioni

  • Alibaba AliExpress;
  • Amazon Store;
  • Apple App Store;
  • Booking.com;
  • Facebook;
  • Google Play;
  • Google Maps;
  • Google Shopping;
  • Instagram;
  • LinkedIn;
  • Pinterest;
  • Snapchat;
  • TikTok;
  • Twitter;
  • Wikipedia;
  • YouTube;
  • Zalando.

Motori di ricerca

  • Bing;
  • Google Search.

Queste piattaforme e i motori di ricerca elencati dovranno adeguare i propri sistemi, le risorse e i processi, per garantire la conformità al regolamento. Gli obblighi riguardano la trasparenza (ad esempio quella relativa agli annunci pubblicitari e ai suggerimenti), la protezione dei minori (è vietata la pubblicità basata sulla profilazione), la moderazione dei contenuti e il fenomeno della disinformazione.

Dovranno inoltre presentare una valutazione dei rischi, indicando le misure che verranno attuate per la loro mitigazione. La Commissione europea vigilerà sul rispetto della legge in collaborazione con le autorità nazionali. Di recente, è stato istituito il Centro per la trasparenza algoritmica (ECAT) che controllerà il funzionamento degli algoritmi incaricati di generare e fornire suggerimenti durante le attività online.

Fonte: Luca Colantuoni per Punto-informatico.it

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