Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato parere favorevole allo schema di decreto che prevede il rilascio di certificati da parte degli uffici postali. Questo è uno dei servizi offerti nell’ambito del progetto Polis, presentato da Poste Italiane a fine gennaio, da circa 7.000 uffici che si trovano in Comuni con meno di 15.000 abitanti.
Rilascio dei certificati con rispetto della privacy
I cittadini italiani possono richiedere e scaricare diversi certificati dal sito dell’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), sfruttando le informazioni recuperate dalla Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati (PDND). Non tutti sono però in grado di accedere al servizio, utilizzando SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Poste Italiane ha quindi avviato il progetto Polis che trasformerà quasi 7.000 uffici in “case dei servizi digitali”. Gli operatori allo sportello faranno quindi da “intermediari”, rilasciando i certificati chiesti dagli utenti. Questi ultimi dovranno fornire un documento d’identità e il codice fiscale.
Gli operatori di Poste Italiane devono avere specifici requisiti e rispettare specifici processi di identificazione e autenticazione, anche mediante l’utilizzo di smart card crittografiche. Gli accessi alla piattaforma saranno registrati e conservati per la durata di 36 mesi, garantendo la tracciabilità delle operazioni effettuate.
In pratica, gli uffici postali devono implementare tutti gli accorgimenti necessari per garantire la privacy dei cittadini e minimizzare il rischio di trattamenti non autorizzati. Il Garante ha valutato positivamente le misure indicate nel decreto, quindi Poste Italiane offrirà presto questo utile servizio. I cittadini troveranno anche postazioni self-service, ATM evoluti, locker e totem digitali interattivi.
Fonte: Luca Colantuoni per Punto-informatico.it